Q: Il confine tra arti liberali e teologia A: - XI secolo in Italia Settentrionale sviluppo studi giuridici e retorici e le arti liberali diventano più autonome. - Anselmo di Besate perfeziona la retorica - in un sogno deve scegliere tra parenti e arti liberali. - In Francia Adalberone di Laon vuole fissare i limiti tra arti liberali e fede. Tensione tra fede e razionalità. Q: La disputa sull’Eucaristia: Berengario di Tours e Lanfranco di Pavia (p.187-191) A: - Spiritualismo eucaristico (eucaristia è un simbolo) vs dogma Q: Pierdamiani (XI sec.) (p.191-195) A: - Metodo logico-deduttivo inadeguato per questioni teologiche - De divina omnipotentia - Dio può far sì che roma non sia mai esistita? - Risposta: sì, le regole della nostra ragione non valgono in Dio, in lui vale il principio del Bene. Può violare il principio di non contraddizione. Tutto quello che fa è buono. - Inizia a entrare in crisi corrispondenza tra ordo rerum e ordo verborum Q: Roscellino di Compiègne (XII sec.) (p.199-203) A: - Nominalismo su universali - Logica è uno strumento per l'indagine della verità - Trinità tres res: la sostanza comune è diversa da quella degli individui - Critica di Anselmo: tres res, universali flatus vocis - Critica di Abelardo: rottura ordo rerum ordo verborum, non si possono comprendere le formule teologiche <-- Anselmo --> Q: La verità come rectitudo dall'intelligenza alla fede A: - De veritate: verità= accordo tra pensiero e res - dialettica esprime corrispondenza vox, res, intellectus - rectitudo: corrispondenza tra verità della dialettica e verità nella mente di Dio (grazie alla fede) - metodo: sola ratio - credo ut intelligam: fede come base Q: Monologion, modello di meditazione sulla verità di Dio A: - obiettivo: comprensione della rectitudo di "deus" - procedimento a a priori - parte dalla nozione di Dio ricevuta tramite la fede: predicazione per aliud - per se - per ipsum - definizione di dio data tramite la fede: causa unica, assoluta e comune di tutto ciò che è - Dimostrazioni: 1. secondo il bene 2. secondo la grandezza 3. secondo relazione 4. secondo i gradi di perfezione - altre determinazioni di dio: 1. ingenerato 2. eterno 3. onnipresente 4. nè materia nè forma, autore tutta materia e forma Q: Proslogion e unum argomentum A: - unum argomentum - liber pro insipiente (gaunilone) Q: Il sistema della verità cristiana A: - efficacia della dialettica: è assicurata rectitudo del linguaggio - necessariae rationes, principi eterni di verità. pensiero si deve assimilare - male: non esiste necessaria ratio - peccato: non rectitudo di qualcosa. dobbiamo scegliere di realizzare le perfezioni Q: Cur Deus homo A: - allontanamento da Dio non può essere permanente - perdono non può essere chiesto: 1. da un peccatore contaminato 2. da chi si è opposto alla volontà di Dio - Dio sceglie volontariamente di incarnarsi per salvare tutti gli uomini Q: Verità, necessità e preghiera A: - necessità vale solo per creature limitate - necessità sequens e praecedens - la necessità di Dio è sequens, effetto di una libera scelta - preghiera è una esperienza totalizzante della verità <-- Abelardo --> Q: Abelardo: Gli universali e la verità A: - isagoge di porfirio - contro gugliemo e contro roscellino - 2 teorie di guglielmo: 1. realismo assoluto 2. dottrina indifferentia - l'universale esiste sermo descrive un rapporto tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto, che coglie uno status Q: Abelardo: Veri logici e veri philosophi A: - dialettica in teologia può incrementare scienza del divino - etica: peccato si dà solo nell'intenzione - ratio: metodo intepretazione testo sacro - metafore testo sacro (perfezione incomprensibile per l'uomo) - veritas = bene in sè = dio Q: Abelardo: Logica della trinità A: - notio dei degli antichi (potenza, sapienza, bontà) - in trinità sono 3 vox e 3 status che rispondono ad una unica sostanza - da logica del termine a logica proposizionale - sigillo di bronzo <-- La scuola di San Vittore (Parigi, XII secolo) (p. 253-259) --> Q: Ugo di San Vittore A: - XII secolo - La filosofia è lo strumento che l'uomo ha dato a Dio per indagare i misteri in seguito alla caduta del peccato originale - Filosofia divisa in 1. teoretica 2. pratica 3. meccanica. Le scienze profane sono propedeutiche alla comprensione della verità - Omnia disce: rivalutazione delle arti - Lo studio delle res, signa dell'invisibile, è la theologia mundana. Il passaggio all'invisibile si può compiere solo grazie alla Rivelazione. CENTRALITÀ DELLA LECTIO BIBLICA - Uomo è sacramentum, cioè prima manifestazione di Dio (De sacramentis) - L'immaginazione è una facoltà intermedia tra corpo e anima razionale, che crea le immagini a partire dai sensi Q: Chi ha scritto il de sacramentis? A: Ugo di San Vittore Q: Riccardo di San Vittore A: - Allievo di Ugo di San Vittore - Scrive delle opere di teologia mistica - Privilegia una lettura allegorico-spirituale della Scrittura - Formula argomentazioni a posteriori dell'esistenza di Dio - Dio ha un'anima e ama; conosciamo la sua vera natura in un'estasi mistica - CENTRALITÀ DELLA LECTIO BIBLICA <-- Gilberto di Poitiers --> Q: Gilberto di Poitiers: Un commento dialettico alla teologia boeziana A: - Nato a Poitiers, XI secolo - Opera principale: Commento agli opuscula sacra. Del divino si può raggiungere una conoscenza solo probabile. - Vuole essere vero interpretes dell'auctor Boezio, esplicitandone e chiarificandone gli aspetti più oscuri - Il metodo di indagine è la questio, la risoluzione della contradictio valutazione di tesi pro o contra. Tale metodo rappresenta un primo passo verso la concezione della teologia come scienza Q: Gilberto di Poitiers: Il metodo della transumptio teologica A: - Nell'applicare il metodo della questio, bisogna considerare le specificità di ogni scienza e applicare una transumptio (alterazione) degli strumenti della dialettica, a seconda dell'oggetto - Divisione della filosofia teoretica in naturalis, matemathica e theologia. Ogni scienza ha una sua ratio e diversi strumenti di indagine - In teologia, si può dire che le Padre Figlio e S. Santo sono 3 personae, perchè il significato teologico è diverso da quello ordinario. - Gli eretici sbagliano proprio perchè non applicano la transumptio. Il linguaggio teologico non è univoco rispetto al pensiero dell'uomo (Anselmo) ma adeguare i significati e i contenuti. Q: Gilberto di Poitiers: La realtà del singolare e la composizione ontologica A: - La concezione tripartita della scienza deve verificare la realtà in modo comparativo. - L'oggetto di ogni scienza, che sia un individuo o un universale, è un oggetto autonomo autosussistente. Tutto ciò che esiste è singolare, non solo gli individui, ma anche gli universali. E in quanto tale conoscibile. - Sostanza divisa in substantia simplex (divisibile) e substantia individuale (indivisibile) - Sostanza individuale è id quod est, è non conforme, cioè si distingue da altro, ha una sussistenza reale, consiste nelle differenze tra le cose, cioè che gli permettere ciò che è è il quo est, cioè la forma - Quo est: conforme a tutto ciò che forma, comprende genere, proprietà, specie - Tutto ciò è un tentativo di esplicitare la differenza tra id quod est ed esse stabilita in modo vago da Boezio Q: Gilberto di Poitiers: La distinctio trinitaria A: - Obiettivo della teologia è comprendere Dio con l'ausilio delle scienze inferiori - In Dio il quo est coincide con l'id quod est: la distinzione è solo per noi e non individua due sostanze diverse. - I modi in cui ci sforziamo di capire Dio non corrispondo a cambiamenti in Dio. Tuttavia non arriviamo al nominalismo: arriviamo comunque a qualificazioni necessarie e rigorose della natura di Dio. Dire che dio è come dire "Dio esiste per la sua essenza". - Le altre distinctiones sono le altre proprietà di Dio, bontà sapienza, ecc. che in Dio corrispondo ad una realtà indistinta <-- Scuola di Chartres (p. 277-291) --> Q: Bernardo di Chartres e le formae nativae A: - formae nativae - potenza e atto sono perfezione ideale e perfezione contaminata con la materia - tripartizione ingenium: advolans, infimum, mediocre - umanesimo dei chartriani Q: Guglielmo di Conches e la philosophia mundi A: - obiettivo: armonizzare Timeo e Genesi, pensiero filosofi antichi e pensiero dei profeti - strumento della ricerca sono le arti del quadrivio - oggetto della razionalità non sono le formae nativae, ma le cause seconde - opus naturae e opus dei - 4 cause trinità: padre causa eff., figlio causa formale, spirito santo causa finale, quattro elementi causa materiale Q: Teodorico di Chartres e la physica della creazione A: - la sapienza di tutti gli autori è presupposto per avvicinarsi alla rivelazione - la divisione delle scienze del de trinitate è riconducibile a due processi simmetrici: compositio (ascensivo) e resolutio (discensivo) - obiettivo della conoscenza umana sono le rationes primordiali, cause formali di tutta la conoscenza umana - divisione scienze in fisica, matematica e teologia, a seconda di dove si manifesta il loro oggetto (sensibili, forme superiori, riconduzione all'uno) - dimostrazione matematica esistenza di Dio - lettura fisica e storico-letterale della creazione - il "principio" dell'inizio della genersi è l'inizio storico della creazione Q: Teologia e spiritualità cistercense: Bernardo di Clairvaux (XII secolo) A: - La fede è una tensione disinteressata verso Dio - Le arti liberali possono distrarre dalla vera scientia del testo biblico - La ragione non può indagare il dato rivelato, può solo chiarirlo. I padri avevano già capito tutto e non possono essere superati. - Grande amore per la verità della fede, Dio si può conoscere veramente in una tensione mistica di cui solo chi crede può comprendere la natura. Q: Giovanni di Salisbury (XII secolo) A: - Il fine della filosofia è il perfezionamento pratico - *Metalogicon*: La logica è propedeutica a tutti i saperi ma non può descrivere il Sommo Bene, che trascende ogni definizione razionale - I moderni mettono a repentaglio la possibilità della comunicazione umana (e quindi la convivenza) attribuendo un significato arbitrario ai termini - Come in Aristotele, la dialettica (=logica) torna ad essere scienza del probabile, che si occupa del corretto passaggio da premesse a conclusioni ma senza verificare le premesse. (dialettica-apodittica-sofistica) - La dialettica può arrivare alla probabilitas, una dimostrabilità verosimile; mai ad una certezza. - La dialettica è l'unico strumento di indagine per la teologia, che può dare solo risposte provvisorie, ma attraverso la fides può arrivare a conoscere veramente Dio